La Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria chiude l’anno con un concerto a Palazzo Belgramoni-Tacco, sede del Museo regionale. A salutare il pubblico Mario Steffè, presidente della “Santorio Santorio” nonché vicesindaco di Capodistria.
Ad esibirsi dinanzi al numeroso pubblico, Tinkara Kovač, il fisarmonicista Marko Hatlak e il chitarrista Daniel Matič. Il repertorio ha spaziato prevalentemente nella musica italiana, ma non sono mancati brani istriani e sloveni. “Musiche dall’Italia e dal mondo” – questo, infatti, il titolo del concerto che ha visto un’ottima prestazione dei tre musicisti. “Per me è una sfida perché vi canterò la grande Mina” – ha esordito la Kovač nel presentare il repertorio con una serie di omaggi, appunto, all’iconica Mina. “Devo molto alla musica italiana perché mi ha allargato gli orizzonti e fatto vivere esperienze indimenticabili con diversi cantautori, come Elisa, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Massimo Bubola e tanti altri” – ha raccontato la musicista capodistriana che, oltre a cantare, ha suonato anche col suo inseparabile flauto traverso.
Spazio poi a Marko Hatlak, indubbiamente uno dei più quotati fisarmonicisti in questa parte d’Europa, dotato anche di una splendida voce.
Foto: MOK