Cantautore con due vittorie al Festival di Sanremo, autore di brani dai vari generi musicali, conduttore televisivo e radiofonico: lui è Enrico Ruggeri che un assaggio della sua lunga e prolifica carriera lo ha dato sabato sera, 15 luglio, a Capodistria nell’ambito del Festival internazionale e itinerante Folkest.
Un artista eclettico che spazia dal punk e rock alla musica d’autore: intense le canzoni “Dimentico” sul tema dell’Alzheimer, “Primavera a Sarajevo” composta nel 2002 in seguito alla visita di Ruggeri alla capitale bosniaca, “La Rivoluzione” che racconta il viaggio dall’adolescenza all’età adulta, la melanconica, ma struggente, “Il mare d’inverno” portata al successo da Loredana Bertè, l’autobiografico “Rock show”, “Quello che le donne non dicono” scritto per Fiorella Mannoia.
Un concerto sì impegnato, ma che Ruggeri con la sua verve e cordialità ha saputo coinvolgere la gente, accorsa numerosa all’ex magazzino del sale Taverna.
Il finale è stato non da bis, ma da “tris”. Accompagnato dal gruppo “The Supersonics” – dopo aver calorosamente ringraziato il pubblico e tutti coloro che hanno reso possibile l’evento- si è congedato con 3 brani: “La fine del mondo”, “Mistero” e con la graffiante “Contessa”.
La tappa capodistriana del Folkest, che si conferma uno degli appuntamenti più importanti e longevi nell’offerta culturale in città, è organizzata dalla locale Associazione AIAS in collaborazione con la CAN Costiera, la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, il Comune di Capodistria, il Ministero della Cultura sloveno e TV Capodistria, da tanti anni media partner.
Foto: MOK