“All’ombra della quercia”: è l’ultimo volume di poesie scritto da una delle più attive appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana nel campo culturale, ma anche sociale: Isabella Flego.
Il volume – finanziato dalla Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria- raccoglie di una cinquantina di poesie scritte tra il 2023 e il 2025. La presentazione ufficiale è avvenuta ieri sera alla sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria dinanzi a un numeroso pubblico, animata dal chitarrista Matteo E. Basta. “Sono molto felice di poter parlare della poesia con la quale mi lego alla terra, mi radico alla vita e a me stessa. Parto da semplici spunti, dalla quotidianità fatta di suoni, rumori, persone, volti e immagini che si rifugiano spesso nella mente e restano lì in sospeso” – ha esordito l’autrice passando poi a leggere alcune sue poesie. Attinge forza soprattutto dagli affetti familiari, dai ricordi, dalla bellezza della natura, come la sua quercia a Umago, “perché con la sua taciturna bellezza trae vita, come me, dal sole e dalla terra” – ha spiegato la poetessa. Definisce i suoi lavori “frammenti”, ma importanti perché li vive con molta intensità e il piacere di poterli condividerli con i lettori.
A fare gli onori di casa il presidente della “Santorio Santorio” nonché vicesindaco del Comune di Capodistria, Mario Steffè che ha ringraziato la Flego per questa nuova produzione letteraria. A salutarla, con un omaggio floreale, anche la presidente della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria Roberta Vincoletto.
Foto: MOK





