“I pionieri. Le incredibili storie di una televisione di confine”: è l’ultimo libro di Sergio Tavčar, telecronista di TV Koper Capodistria dal 1971 sino al 2019, anno del suo pensionamento. Il volume, scritto in seguito a “L’uomo che raccontava il basket”, è stato presentato ieri sera a Palazzo Pretorio su iniziativa della Comunità locale Capodistria centro.
Presenti all’evento, tra gli altri, i vicesindaci Jasna Softić e Mario Steffè. Entrambi hanno espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto da Tavčar, ancora oggi definito uno dei più preparati e carismatici telecronisti soprattutto per la pallacanestro, noto anche per la sua schiettezza e onestà intellettuale. “Siamo orgogliosi per l’eredità che ha lasciato a Capodistria, ha costruito un vero e proprio monumento. Auspichiamo che l’emittente conservi la qualità e il suo ruolo di unione tra i popoli” – hanno ribadito Steffè e la Softić – parole di stima, queste, espresse anche dai vertici del programma italiano di TV Koper Capodistria e da alcuni ex colleghi di Tavčar della redazione sportiva, presenti in sala.
Una serata esilarante con il racconto di aneddoti sorti in diverse occasioni a TV Capodistria, “piccola emittente di frontiera, che ha visto alti e bassi, ma è stata sin dall’inizio la mia vita e venivo sempre a lavorare con passione” – ha spiegato nel corso dell’evento moderato dal giornalista di Radio Capodistria Stefano Lusa. Ha preso la parola pure Jadran Čalija, presidente della Comunità locale di Capodistria centro per ribadire l’importanza dell’emittente anche da un punto di vista linguistico: “Con la televisione siamo cresciuti ed imparato la lingua italiana. Oltre a ciò sono certo che il libro di Tavčar rafforzerà i legami transfrontalieri, spero, anzi, che i volumi vengano tradotti pure in lingua slovena.”
Foto: MOK