Venerdì scorso, 22 dicembre, la sala di San Francesco ha ospitato uno degli eventi più importanti di Capodistria relativi al 2023: il 75mo anniversario di attività della Comunità degli Italiani (CI).
Ricchissima la celebrazione nella gremita sala che ha visto l’esibizione di diversi gruppi artistico-culturali della CI, presentati per l’occasione da Bruna Alessio e in parte da Lorella Flego. Numerosi anche gli interventi delle autorità ed Istituzioni legate alla Comunità Nazionale Italiana, che oltre a congratularsi, hanno assicurato il sostegno per i futuri progetti.
La Comunità nel suo lungo e articolato percorso, ha affrontato momenti anche molto difficili, ma sempre superati con dignità e forte senso di appartenenza. È nata nel 1948 come Circolo di cultura italiano “Antonio Gramsci” – periodo del dopoguerra segnato da profondi cambiamenti politici e sociali. Una delle fasi cruciali è stata l’indipendenza della Slovenia che ha portato a riformare la Comunità con un nuovo nome: “Santorio Santorio”. Mario Steffè, presidente della CI, nonché vicesindaco di Capodistria, ha ringraziato i connazionali perché con la loro presenza e attività hanno mantenuto vivo il sodalizio, riconoscendo grandi meriti anche agli ex presidenti. Tra le autorità, è intervenuto il sindaco Aleš Bržan: “La presenza attiva della CI, i tanti progetti culturali hanno fatto sì che i concittadini di nazionalità italiana costituiscano un importante tassello nel variopinto mosaico sociale. L’eco di molti è andato ben oltre gli ambiti della CNI attraendo l’attenzione sia della popolazione di madrelingua slovena che d’oltreconfine” – ha ribadito il primo cittadino, assicurando anche da parte del Comune di Capodistria l’impegno a sostenere questa importante componente del territorio.
Foto: MOK